Storia
La celiachia è un ‘infiammazione permanente all’interno dell’organismo, scatenata dall’assunzione di alimenti contenenti glutine, in persone geneticamente predisposte.
Il glutine è un complesso proteico presente nelle farine di alcuni cereali, soprattutto nel grano o frumento e simili( Spelta, Farro, Kamut, Triticale), ma anche nella Segale, nell’Orzo e nell’Avena. Nei soggetti celiaci, questa proteina è molto tossica e scatena una risposta infiammatoria cronica a livello dell’intestino tenue, che porta alla scomparsa dei villi intestinali, fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti. L’unica terapia efficace è una dieta permanente priva di glutine.
Indice dei contenuti
ToggleOrigine della celiachia
La storia della celiachia inizia circa 10.000 anni fa, nella zona della Mezza Luna Fertile, tra Siria, Israele, Iran e Iraq, quando gli uomini cominciarono a piantare e mangiare cereali. La consumazione di queste farine , per alcuni soggetti si rivelò tossica, manifestando gli stessi sintomi che sappiamo oggi legati alla celiachia. Sebbene non fosse chiara la causa di questi malesseri, si pensò che i problemi erano dovuti all’appartenenza di un gruppo genetico, che riconosceva il grano come ospite indesiderato dal quale era necessario liberarsi.
Il primo medico che ha parlato di malattia celiaca è stato Areteo di Cappadocia nel I secolo d.C. Areteo parlò dei sintomi della celiachia legandoli ad un fenomeno chiamato “diatesi celiaca“, ovvero alterazione intestinale. Scrisse inoltre, dei Koiliakòs, dal greco: “addominale“. Il paziente descritto da Areteo, presentava i sintomi comuni di un celiaco: pallore, mal di stomaco, debolezza. Secondo lui la causa era da ricercarsi in una mancanza di calore nello stomaco, necessaria per una buona digestione o scatenata dal consumo di acqua fredda.
- 1856 Francis Adam traduce in inglese il termine koiliakòs di Areteo in “celiaco“.
- 1888 il medico Samuel Jones Gee intuisce che i sintomi sono legati ad un alimento senza però riuscire a identificarlo.
- 1889 Gibbons parla di alimenti ingeriti dai bambini contaminate da sostanze tossiche .
- 1903 Cheadle definisce la celiachia “acholia“- acolia in italiano, dallo scolorimento delle feci dei pazienti.
- 1908 G. A. Herter pensava che la celiachia era provocata da germi intestinali.
- 1924 S. V. Haas suggeriva ai celiaci una dieta a base di banane.
- 1945 il pediatra olandese Willem Karel Dicke durante la carestia olandese, (quando il pane scarseggiava) nota dei miglioramenti dei sintomi nei bambini celiaci. Successivamente, in seguito agli aiuti alimentari, quando i bambini tornano a mangiare farine e cereali, Dicke osserva nuovamente nei piccoli pazienti i sintomi gastro- intestinali.
- 1952 un gruppo di ricerca di Birmigham, in Inghilterra trova il legame tra la malattia celiaca e il glutine.
- 1954 il medico inglese John Paulley, descrive la conseguenza della malattia ovvero l’atrofia dei villi intestinali.
Diagnosi
Anche la diagnosi della malattia celiaca ha richiesto degli anni per essere correttamente stabilita.
- Inizialmente la celiachia poteva essere accertata solo dopo la morte, con l’autopsia del deceduto.
- Poi, con l’esame della mucosa digiuno-duodenale, la diagnosi si poteva fare in vita.
- Successivamente bastavano 3 biopsie digiunali.
- La diffusione degli anticorpi ha semplificato l’iter diagnostico.
- In tempi recenti, grazie agli screening eseguiti con test sierologici, la malattia celiaca è passata da malattia rara a malattia cronica perché molto frequente, soprattutto in Europa.
I Simposi Internazionali sulla Malattia Celiaca
Nati per diffondere la conoscenza della celiachia e i disturbi legati al grano. Avvengono ogni 2 anni. La prima manifestazione scientifica è stata a Londra nel 1969. La prossima sarà in italia, a Sorrento dal 14 al 17 ottobre 2021.
La Giornata Mondiale della Celiachia si festeggia il 16 Maggio.
Fonti
Wikipedia
AIC PIEMONTE.it Relazione Ansaldi Balocco . doc “Storia ed epidemiologia della celiachia”.